La nave scuola Amerigo Vespucci è l’imbarcazione più bella al mondo. Ecco i segreti dell’unità più anziana in servizio nella Marina Militare.
Quella della nave scuola Amerigo Vespucci è una delle prime immagini che viene in mente quando si pensa alla Marina Militare. L’unità, la più anziana in servizio del Corpo, gode della reputazione di “nave più bella del mondo”. In effetti, ammirando la maestosità di questa nave a vela con motore, non si può rimanere indifferenti. La nave Amerigo Vespucci (chiamata così in onore dell’esploratore italiano vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo), insomma, è un vero e proprio simbolo della nostra storia navale: una tradizione che affonda le proprie radici nella passione e nella bellezza.
INDICE
– Nave scuola Amerigo Vespucci: il progetto
– La storia dell’Amerigo Vespucci
– Equipaggio Amerigo Vespucci nave: com’è organizzato
– Scheda tecnica nave scuola Amerigo Vespucci: lo scafo
– Nave scuola Amerigo Vespucci: il sistema motore
– Dimensioni, alberatura e vele dell’Amerigo Vespucci
Nave scuola Amerigo Vespucci: il progetto
La nave Amerigo Vespucci è progettata per l’addestramento degli Allievi Ufficiali dei Ruoli Normali presso l’Accademia Navale di Livorno. Siamo nel 1925 e l’allora Regia Marina ha bisogno di una nave scuola per sostituire la “Flavio Gioia”, prossima al disarmo. Il disegno dell’Amerigo Vespucci viene elaborato dal tenente colonnello del Genio Navale, Francesco Rotundi. Sei anni dopo la nave è varata: è infatti il 22 febbraio 1931 e Elena Cerio, figlia diciannovenne del colonnello del Genio navale Oscar Cerio, direttore del cantiere navale di Castellammare di Stabia, fa da madrina alla suggestiva cerimonia. Il 26 maggio la Amerigo Vespucci è già nelle mani della Regia Marina, pronta per il servizio.
La storia dell’Amerigo Vespucci
Dalla sua entrata in servizio (6 giugno 1931), la nave scuola ha ininterrottamente condotto la sua attività (a eccezione del 1940, a causa degli eventi bellici, e degli anni 1964, 1973 e 1997, per lavori straordinari). La fama di “nave più bella del mondo” ha invece origine da un aneddoto. Non è molto chiara la dinamica della vicenda, ma si racconta che nel 1962, nel bel mezzo del Mar Mediterraneo, la nave scuola Amerigo Vespucci abbia incontrato la portaerei statunitense “USS Independence”. Gli americani, avvistando il veliero, avrebbero chiesto – con un segnale luminoso – “Chi siete?”, una domanda a cui gli italiani avrebbero prontamente risposto fornendo il nome della nave. A quel punto, dalla portaerei i marinari USA avrebbero comunicato: “Siete la nave più bella del mondo”, un riconoscimento che ancora inorgoglisce la Marina Militare. A oggi, il porto di assegnazione della nave Amerigo Vespucci è quello di La Spezia. Il motto della nave è “Non chi comincia ma quel che persevera“, risalente al 1978: prima della Repubblica era invece “Per la Patria e per il Re”.
Il 1° Luglio 2023 la nave scuola Amerigo Vesupucci è partita da Genova per una circumnavigazione del globo che durerà due anni. L’iniziativa, voluta dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, mira a promuovere l’eccellenza italiana nel mondo. L’equipaggio, composto da 217 membri dell’equipaggio e 126 allievi, comprende anche un allievo ucraino. La partenza dell’Amerigo Vespucci è stata accompagnata inoltre dal passaggio delle Frecce Tricolori sul Golfo di Genova.
Equipaggio Amerigo Vespucci nave: com’è organizzato
La nave scuola Amerigo Vespucci conta in tutto un equipaggio di 264 militari. Nel dettaglio, l’organico è composto da: 15 Ufficiali, 30 Sottufficiali, 34 Sergenti e 185 Sottocapi e Comuni. L’equipaggio si suddivide poi in: Servizi Operazioni, Marinaresco, Dettaglio/Armi, Genio Navale/Elettrico, Amministrativo/Logistico e Sanitario. Ogni membro dell’equipaggio, a seconda del Servizio, svolge un preciso compito a bordo:
- Servizio Operazioni: si occupa della navigazione, utilizzando la strumentazione di cui la nave è fornita (radar, ecoscandaglio, GPS), della meteorologia e delle telecomunicazioni
- Servizio Marinaresco: preposto all’impiego delle vele, alla gestione delle imbarcazioni e all’esecuzione delle manovre di ormeggio e disormeggio
- Servizio Dettaglio: comprende il personale che coordina i servizi giornalieri dell’Unità e gestisce le pratiche personali dell’equipaggio
- Servizio Armi: ha in consegna le armi portatili e provvede all’addestramento dell’equipaggio al loro impiego
- Servizio Genio Navale/Elettrico: assicura la conduzione dell’apparato motore e degli apparati ausiliari, la produzione di energia elettrica e il mantenimento dell’integrità dello scafo
- Servizio Amministrativo/Logistico: si occupa dell’acquisizione, contabilizzazione e distribuzione dei materiali, della stesura degli atti amministrativi e della gestione delle cucine
- Servizio Sanitario: prevenzione e cura del personale
Durante l’addestramento, il personale viene affiancato dagli Allievi (circa 100 l’anno) e dal personale di supporto dell’Accademia Navale, raggiungendo quindi circa 400 unità.
Scheda tecnica nave scuola Amerigo Vespucci: lo scafo
Per descrivere una nave complessa come la Amerigo Vespucci, fiore all’occhiello della flotta navale della Marina Militare, è necessario partire dalla sua “anima”. Lo scafo, nucleo originario della nave scuola, è del tipo a tre ponti principali, continui da prora a poppa (di coperta, di batteria e di corridoio), con l’aggiunta di vari ponti parziali (copertini). Il caratteristico colore bianco e nero richiama il passato. Le fasce bianche in corrispondenza dei ponti di batteria e corridoio ricordano infatti le due linee di cannoni del vascello ottocentesco. A prora della nave si trova poi la polena, che rappresenta Amerigo Vespucci, realizzata in bronzo dorato. Caratteristici sono inoltre i fregi di prora e l’arabesco di poppa, in legno ricoperti di foglia d’oro zecchino. Molte altre parti della nave sono in legno, di diversa natura a seconda delle caratteristiche richieste: dal teak per il ponte di coperta, la battagliola e la timoneria, al mogano e al noce per la Sala Consiglio.
Nave scuola Amerigo Vespucci: il sistema motore
Per solcare i mari, la Amerigo Vespucci si avvale di un sistema motore di generazione integrato ed automatizzato di tipo diesel-elettrico, costituito da due generatori diesel 12 cilindri MTU 12VM33F 2 x 1320 kW (1770 Hp) e due generatori diesel 8 cilindri MTU 8VM23F 2 x 760 kW (1019 Hp). La propulsione è inoltre fornita da un Motore Elettrico Principale (MEP) ex Ansaldo Sistemi Industriali (NIDEC ASI) CR1000Y8, formato da due indotti da 750 kW ciascuno per un totale di 2840 kW di potenza continuativa. Il sistema elettrico vanta poi una distribuzione primaria da 380V/50hz e una distribuzione secondaria da 220V/50hz e da 115V/60 hz. L’impianto di illuminazione è invece a LED con illuminazione alberatura a led colore bianco e anche tricolore verde, bianco e rosso sui tre alberi principali.
Dimensioni, alberatura e vele dell’Amerigo Vespucci
La lunghezza della nave Amerigo Vespucci al galleggiamento è di 82 metri, ma tra la poppa e l’estremità del bompresso si raggiungono i 101 metri. La larghezza massima dello scafo è di 15,5 metri, che arrivano a 21 metri considerando l’ingombro delle imbarcazioni che sporgono dalla murata, e a 28 metri considerando le estremità del pennone più lungo. L’immersione massima è pari a 7,3 metri. Oltre al motore, la Amerigo Vespucci possiede tre alberi verticali, a cui corrispondono cinque pennoni ciascuno. Ognuno di questi 15 pennoni possiede poi un nome caratteristico, comune anche alla relativa vela:
- Trinchetto: trevo di trinchetto, parrocchetto fisso, parrocchetto volante, velaccino e controvelaccino
- Vela maestra: trevo di maestra, gabbia fissa, gabbia volante, velaccio e controvelaccio
- Vela mezzana: trevo di mezzana, contromezzana fissa, contromezzana volante, belvedere e controbelvedere
Gli alberi si sorreggono grazie a cavi di acciaio (manovre fisse o dormienti) che li sostengono verso prora (stralli) verso i lati (sartie) e verso poppa (paterazzi). Sugli stralli sono inferiti, inoltre, i fiocchi e le vele di strallo. L’altezza degli alberi rispetto al livello del mare è di 50 metri per il trinchetto, 54 metri per la maestra e 43 metri per la mezzana; il bompresso sporge per 18 metri. La superficie velica totale è pari a circa 2635 metri quadri. Le vele, 24 in totale, sono di tela olona (tessuto di canapa) di spessore compreso tra i 2 e i 4 millimetri e sono realizzate unendo mediante cucitura più strisce (ferzi).
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